Tab Article
Damon Gough, con il suo berretto di lana, assomiglia pochissimo a una rockstar, eppure il "ragazzo disegnato male" ha risollevato le sorti creative del pop inglese, senza muoversi di lato come i Radiohead ma andando piuttosto a pescare nella tradizione del "songwriting" più classico, aggirandosi tra le note come geniale autodidatta. Con un eclettismo che lo avvicina all'elettronica e ai campionamenti, ma contemporaneamente lo porta a sfornare ballate folk tradizionali, l'artista si è imposto, in appena tre anni, come cantautore di grande inventiva, con tre album all'attivo, una sequenza di videoclip e concerti-fiume dove trovano spazio monologhi e omaggi.